Alle 3.30 del mattino partiamo dal campo e ci arrampichiamo in una salita con strapiombo da aura, il nostro autobus, merito di un autista furbo, farà un gran casino sbagliando strada e dovrà procedere in retromarcia per una strada impossibile. Poco male.
Poi inizia un viaggio allucinante in una strada asfaltata a cunette che impedisce ogni tentativo di riposare saranno 6 ore infernali. Arriviamo alle 9.15 a Kashgar.

Qui la storia si ripete come nel Sahara, si partirà in 3 gruppi uno alle 10 uno alle 11 e noi alle 12.

Al via sembriamo indemoniati io devo difendere il mio 9 posto con 10 minuti di vantaggio da Nina, fa un caldo tremendo e vado più forte che posso, al 7 km circa mi supera Manuele che arriverà primo al traguardo, grande.

L’arrivo è alla moschea, una delle più famose in Cina. C’è una gran folla e durante tutto il tragitto un folto pubblico incuriosito tende la mano per ricevere il nostro "5" specialmente i bambini.

L’arrivo è come sempre una benedizione, il caldo è pazzesco e divorerò 5 fette di anguria in pochi minuti. Non ho molta fame, facciamo un sacco di foto mentre ci ricombattiamo scambiandoci un’infinità di congratulazioni come se fossimo tutti arrivati primi.

L'arrivo Amici

Siamo partiti in 180, 23 sono i ritirati, 157 i classificati. Sono 9 assoluto e primo degli italiani.
Ai piedi questa volta non ho prestato alcuna attenzione, mai puliti prima o dopo, ho solo corso (e fatto molti bagni al fiume) anche entrando dentro l’acqua e correndo sulla sabbia poi tutto è andato bene.

Questi i risultati ufficiali con le distanze di ogni tappa ed i relativi tempi.