Gobi March 2007

Riposo in tenda Riposo in tenda Il recupero è come sempre lento e lungo, ma per il resto è tutto come al solito.
Col colonnello vado al fiume e mi godo un grande momento di relax con lavaggio dei vestiti, bagno totale e pediluvio infinito naturalmente con il mio sigaro.
Al rientro incontriamo il capo villaggio che ci fa entrare a casa sua e ci presenta la sua famiglia, ci offre albicocche e il colonnello gli regala uno dei suoi bracciali, anche qui l’atmosfera della casa, con quel patio luminoso in legno coperto da tappeti, la luce del sole che contribuisce a rendere l’atmosfera calorosa e magica allo stesso tempo mi fanno vivere un intenso momento del passato ricco di emozione e curiosità reciproca.
Prima di andare ci regalano un sacchetto di albicocche che divideremo con i compagni di tenda.

Il pomeriggio c’è la sorpresa di una festa di compleanno in onore di alcuni concorrenti e membri dello staff con delle torte (cinesi) con candeline ad apertura laterale veramente made in china, ne mangio diverse fette.
Poi vedendo i contadini che lavorano il fieno, mi offro come spalatore e mi diverto facendo un po’ di cinema.
La sera finisce con un tramonto e le foto di rito dell’ultimo giorno al campo, domani c’è lo sprint finale.
La giornata è stata interamente dedicata al recupero della tappa lunga, avverto ancora un giramento di testa, la mattina rientrando dal villaggio barcollavo durante la risalita al campo.

Spalando il fieno Spalando il fieno Ho rivissuto l’esperienza della prima MDS toccando il fondo delle forze e della mente, tanto per ricordarmi che non sono passeggiate.

Ancora una volta ho provato le capacità di recupero del mio fisico, ora mi sento veramente bene anzi molto bene sento le nuove energie fluire intensamente: domani sarà una bella giornata.
Non ho assolutamente sonno e mi stendo fuori dalla tenda col sacco a pelo a guardare il cielo stellato, è uno spettacolo davvero indescrivibile che mi porta a fare delle bellissime riflessioni soprattutto sulla mia famiglia che rivedrò tra pochi giorni.

La sveglia è per le 2.30, alle 3.30 partiremo per Kashgar.

Ancora una volta sono in contatto con persone che mostrano il loro lato migliore in modo spontaneo, che lottano come me con un’incredibile forza di volontà ogni giorno.

KALEIDOSCOPIO: è il termine che meglio descrive l’avventura del Gobi, con l’incredibile varietà di paesaggi incontrati durante le varie tappe, canyon , guadi di fiumi, alta montagna, valli coltivate, villaggi, deserto, oasi, ponti sospesi con pioggia, freddo, caldo e vento. Indimenticabile resterà l’aver vissuto nel villaggio della popolazione del Tajikistan.